
Lunedì le autorità ucraine e turche hanno concordato il trasferimento di 16 navi attraverso il corridoio umanitario aperto nel Mar Nero, nonostante la Russia abbia sospeso il patto per l’esportazione di grano dal territorio ucraino.
Ankara e Kiev hanno raggiunto un accordo, con la mediazione delle Nazioni Unite, in base al quale dodici navi lasceranno i porti ucraini con il grano a bordo, mentre altre quattro si dirigeranno verso il Paese.
A questo proposito, hanno chiarito che ci sono già sei navi in navigazione nell’area, anche se non sono ancora entrate nel corridoio umanitario. Attualmente ci sono 21 navi in attesa di autorizzazione per trasportare circa 700.000 tonnellate di grano dall’Ucraina.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che i lavori per l’esportazione di grano «andranno avanti nonostante la sospensione russa», secondo l’agenzia di stampa Anatolia.
«La Turchia si impegnerà nel quadro dell’accordo e nonostante i dubbi della Russia», ha dichiarato, prima di assicurare che il patto è riuscito a «ridurre la crisi alimentare» causata dalla guerra in Ucraina.
Sabato, il ministero degli Esteri russo ha confermato la sospensione dell’accordo dopo aver accusato Kiev di aver effettuato una serie di attacchi con i droni contro la sua flotta nel Mar Nero.






