
L’Intersocial uruguaiana, composta da oltre 100 organizzazioni sociali, ha manifestato contro la riforma della legge sulle pensioni che il governo ha inviato al Parlamento la scorsa settimana, che innalza l’età pensionabile da 60 a 63 o 65 anni, perché ritiene che rappresenti una perdita di reddito per i futuri pensionati.
Il segretario generale della Fucvam e portavoce di Intersocial, Gustavo González, ha dichiarato in dichiarazioni a Tele Sur che la riforma «riflette un asse che il capitale globale sta spingendo» e si traduce in un allungamento dei tempi di lavoro. Ha inoltre criticato il fatto che venga giustificata come una questione urgente quando si tratta di una riforma parziale che non copre l’intero sistema di sicurezza sociale.
«Ripetiamo a tutto lo spettro politico che siamo contrari a questa riforma delle pensioni e del pensionamento, che ci possono essere molte commissioni tecniche di esperti, ma parlate con noi, gli unici esperti nel sopravvivere in questo sistema disumanizzante», ha chiesto la segretaria di genere della Plenaria Intersindacale dei Lavoratori, Flor de Liz Feijoo.
Alla mobilitazione hanno partecipato anche la Federazione degli studenti universitari dell’Uruguay (FEUU), la Federazione uruguaiana delle cooperative edilizie di mutuo soccorso (Fucvam) e l’Organizzazione nazionale delle associazioni di pensionati e pensionate dell’Uruguay (Onajpu).
L’obiettivo di questa riforma, secondo il governo, è quello di «garantire un sistema pensionistico più equo, solido e sostenibile per tutti gli uruguaiani», motivo per cui si è alluso al fatto che si tratta di un «atto di responsabilità, anche se non va a vantaggio del governo che lo promuove».
Tra i motivi che hanno spinto il governo uruguaiano a realizzare la riforma, il governo ha sottolineato che, oltre al calo delle nascite, il sistema pensionistico necessitava da anni di una riforma. «Questa necessità stava diventando un’urgenza ampiamente riconosciuta, ma finora non ha trovato risposta», ha dichiarato il Consiglio dei Ministri dell’Uruguay in un comunicato.