
Venerdì l’Unione Europea ha criticato la retorica «orwelliana» del Presidente russo Vladimir Putin, in cui «la verità è menzogna e la menzogna è verità», sottolineando che la Russia è l’unica responsabile delle «atrocità» in Ucraina e del proseguimento della guerra a otto mesi dall’invasione.
Giovedì il leader russo ha insistito sull’esistenza di una campagna contro la Russia, che sta solo difendendo il suo diritto di esistere e svilupparsi liberamente, e ha affermato che l’Occidente «nega la sovranità dei Paesi e dei popoli, la loro identità e unicità».
Nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, la portavoce per gli affari esteri dell’UE Nabila Massrali ha risposto al Cremlino, criticando il fatto che nel suo discorso «il giusto è sbagliato e lo sbagliato è giusto» e «la verità è menzogna e la menzogna è verità». «Il fatto è che è la Russia che sta conducendo una guerra illegale contro l’Ucraina e sono le sue forze armate che sono dietro a gravi atrocità e crimini di guerra contro la popolazione ucraina», ha detto, descrivendo le parole di Putin come «orwelliane».
«Il fatto è che è la Russia a violare palesemente il diritto internazionale e a infrangere la Carta delle Nazioni Unite e sono le sue azioni a minacciare la pace e la sicurezza nel mondo», ha dichiarato.
Massrali ha anche respinto le accuse di Mosca secondo cui Kiev starebbe preparando una «bomba sporca», ricordando che in precedenti occasioni le autorità russe hanno falsamente accusato altri di «azioni proprie» per giustificare l’aggressione contro il Paese vicino.
«Il fatto è che se non fosse stato per la Russia non ci sarebbe stata questa guerra. Può porre fine a questa guerra oggi stesso se ritira tutte le sue truppe e il suo equipaggiamento militare dal territorio dell’Ucraina, riconosciuto a livello internazionale», ha dichiarato.
In questo modo, l’UE risponde con veemenza alle parole di Putin, che ha minimizzato la responsabilità della Russia nella guerra e ha affermato che non ha alcun senso «politico o militare» l’eventuale uso di armi nucleari in Ucraina, attribuendo le minacce sull’uso di questo tipo di armi alle strategie occidentali.
In questo senso, ha ricordato che l’unico Paese che ha usato le armi nucleari sono stati gli Stati Uniti. «L’era del dominio occidentale nel mondo sta svanendo», ha detto, aggiungendo che siamo a un «punto di svolta», poiché questo è il decennio «più pericoloso» dalla Seconda Guerra Mondiale.
Putin ha anche sottolineato che finché ci sono armi nucleari «c’è sempre il pericolo del loro uso», anche se i Paesi occidentali, con le loro «provocazioni», stanno forzando la tesi che Mosca userà questo tipo di armamento per «influenzare» i suoi «amici, alleati e Stati neutrali».