
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all’unanimità venerdì per estendere il mandato della missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), guidata da Abdoulaye Bathily, per un anno fino al 31 ottobre 2023.
Dopo aver votato la risoluzione, il Consiglio ha anche esortato tutte le parti coinvolte nel conflitto libico a lavorare «in modo costruttivo e completo» con il rappresentante speciale Abdoulaye Bathily, arrivato nel Paese a metà ottobre, per adempiere al suo mandato.
La risoluzione riconosce il desiderio del popolo libico di tenere le elezioni ed esorta le parti a concordare una «road map» per avviare il processo il prima possibile, facendo anche riferimento al rafforzamento delle comunicazioni «strategiche» per sostenere le attività della missione.
Il testo afferma inoltre nel preambolo che tutte le parti interessate libiche hanno precedentemente dato ferme garanzie di sostenere e rispettare l’indipendenza e l’integrità del processo elettorale, nonché i risultati delle elezioni.
Tra settembre 2021 e luglio, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha rinnovato il mandato dell’UNSMIL fino a cinque volte attraverso estensioni a breve termine a causa di disaccordi tra i membri.
La Camera dei Rappresentanti, che ha sede nell’est del Paese, lo scorso anno ha revocato il mandato del primo ministro del governo di Tripoli, Abdul Hamid Dbeibé, a causa del rinvio delle elezioni presidenziali di dicembre e ha finito per nominare Fazi Bashaga, all’inizio di un conflitto che si è esteso al settore energetico del Paese, assolutamente essenziale per sostenere l’economia di una nazione rovinata da anni di guerra civile.
Bashaga ha tentato due volte di prendere il controllo di Tripoli – il 22 luglio gli scontri hanno causato 16 morti e circa 50 feriti – prima di ritirarsi per evitare una vera e propria lotta armata, anche se da allora gli scontri sono continuati.