
L’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Medvedev, giovedì ha accusato Washington di usare gli ucraini come «merce di scambio» nel «grande gioco americano».
Medvedev ha affermato che sia i democratici che i repubblicani useranno le vite degli ucraini per pagare una vittoria o, al contrario, per giustificare una sconfitta nelle elezioni congressuali statunitensi dell’8 novembre.
«Per il team di Biden e i loro avversari repubblicani c’è solo una moneta: la vita dei cittadini ucraini», un Paese di cui, ha detto, «non hanno bisogno», ha scritto Medvedev sul suo profilo Telegram.
«Gli ucraini hanno pagato con la loro vita la fornitura infinita di armi statunitensi e i «servizi» dei loro addestratori e mercenari. Gli ucraini potrebbero anche essere il prezzo dell’uso di una ‘bomba sporca'», ha detto.
«Anche il nostro popolo sta soffrendo, ma l’unica differenza è che il nostro popolo sarà vendicato. Tutti. Sia sul campo di battaglia, sia in qualsiasi altro modo (…) Ma nessuno si ricorderà degli ucraini», ha profetizzato.