
La distilleria italiana Campari ha registrato un utile operativo lordo (Ebitda) di 531,7 milioni di euro per i primi nove mesi del 2022, con un aumento del 30,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha dichiarato giovedì la società.
L’utile prima delle imposte è aumentato del 32,7% a 452,7 milioni di euro nei nove mesi fino a settembre.
L’amministratore delegato dell’azienda, Bob Kunze-Concewitz, ha sottolineato che i dati del terzo trimestre sono il risultato di una stagione estiva «chiave», grazie al buon momento dei marchi, al clima «favorevole» e all’impatto degli aumenti di prezzo.
L’azienda ha registrato un fatturato netto di 2.005,7 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, con un aumento del 27,3%. Di questo aumento, fino a otto punti percentuali sono il risultato diretto del tasso di cambio.
Il costo del venduto è aumentato del 29,5% a 795,6 milioni di euro, mentre le spese generali, amministrative e di vendita sono aumentate del 16,9% a 389,3 milioni di euro. La pubblicità è aumentata del 22,5%, con 328,6 milioni di euro.
Nel solo terzo trimestre, l’utile ante imposte di Campari è stato di 171,1 milioni di euro, con un aumento del 35,1%, mentre le vendite nette sono cresciute del 30,3% a 748,8 milioni.






