Il governo boliviano ha annunciato mercoledì la sospensione temporanea dell’esportazione di soia, zucchero, olio e carne bovina a causa del rischio di penuria nel Paese a causa dello sciopero a tempo indeterminato indetto dai ritardi nel censimento che impediscono l’accesso agli aiuti.
Il Ministro dello Sviluppo Produttivo, Néstor Huanca, ha annunciato la sospensione delle esportazioni di quattro prodotti nazionali «per salvaguardare la sicurezza alimentare».
Questa misura entrerà in vigore nelle prime ore di giovedì mattina «fino a quando non saranno ripristinate le normali condizioni di approvvigionamento per tutta la popolazione boliviana», ha dichiarato in una conferenza stampa riportata dalla rete televisiva Unitel.
Huanca ha incolpato i promotori dello sciopero per le conseguenze della paralisi del settore produttivo e per aver minacciato la sicurezza alimentare dei boliviani.
«Sono responsabili dei danni e delle perdite di milioni di dollari che si stanno causando all’apparato produttivo di Santa Cruz e del Paese», ha detto, prima di chiarire che si tratta di una misura preventiva.
A questo proposito, il ministro ha chiesto alle autorità locali di Santa Cruz – dove da cinque giorni è in corso uno sciopero a tempo indeterminato – di «riflettere» per avviare una trattativa con l’obiettivo di riprendere la produzione alimentare.
Il governo boliviano ha deciso di rinviare al 2024 il censimento della popolazione originariamente previsto per la prima metà del 2023, sostenendo che le condizioni non sono ideali per realizzarlo a causa di una serie di carenze tecniche e logistiche come parte delle conseguenze lasciate dalla pandemia di coronavirus.
Tuttavia, la posizione del governatore di Santa Cruz, Luis Fernando Camacho, che è uno dei protagonisti della crisi politica che ha portato all’uscita di Evo Morales dopo le elezioni del 2019, sostiene che questo rinvio è illegale, poiché il censimento deve essere effettuato ogni dieci anni e le statistiche precedenti, che risalgono al 2012, non sono affidabili per la ridistribuzione dei bilanci federali.
C’è un Paese dell’America Latina che richiede questo censimento, poiché senza di esso i gruppi più impoveriti non possono accedere agli aiuti governativi.
Dato il fallimento del dialogo tra le due parti per organizzare il registro nel 2023, è in corso uno sciopero a tempo indeterminato nella città di Santa Cruz, epicentro economico del Paese.