L’Unione Europea ridurrà le dimensioni della sua missione militare EUTM Mali «in modo graduale e ordinato» entro la fine dell’anno, dopo aver approvato un nuovo piano per adattare l’operazione alle nuove circostanze del Paese.
La revisione strategica è stata formalmente approvata dall’UE-27 il 17 ottobre durante una riunione del Comitato politico e di sicurezza, seguita un giorno dopo dal nuovo piano. Questa decisione porterà a «una riduzione graduale e ordinata» della missione in Mali entro la fine dell’anno, ha confermato a Europa Press un portavoce dell’UE.
In ogni caso, il mandato e la durata della missione rimarranno intatti fino al 2024. Tuttavia, da aprile ha sospeso l’addestramento dell’esercito maliano a causa dei continui disaccordi con la giunta militare di Bamako. Il portavoce ha confermato che la missione si concentrerà ora sulla consulenza e sull’istruzione militare, mentre le attività di addestramento saranno riprese solo se gli Stati membri lo decideranno.
Ciò conferma lo scenario di ridurre al minimo la missione e di limitarla a questioni di consulenza, con l’intesa che una presenza minima a scopo di tutoraggio preserverebbe la missione e lascerebbe aperta la porta a un raddoppio della presenza se le condizioni in Mali fossero giuste in una fase successiva.
L’addestramento è stato interrotto ad aprile, dopo che Bamako non aveva ricevuto sufficienti garanzie che i soldati addestrati non sarebbero stati sotto il comando di paramilitari russi del Gruppo Wagner, che opera nel Paese con la benedizione della giunta militare.
Ora l’UE sta facendo il passo successivo con la riduzione delle truppe, che una volta erano 900, con la Spagna come contingente più grande con più di 500 soldati.