
Il Tribunale canadese per i diritti umani (CHRT) ha respinto martedì l’offerta di risarcimento del governo canadese di 40 miliardi di dollari canadesi (30 miliardi di euro) ai bambini indigeni e alle loro famiglie che sono stati discriminati dal sistema di assistenza all’infanzia del Paese.
La misura del governo canadese, annunciata l’anno scorso per porre fine alle controversie sulle lamentele per la differenza di importi offerti dallo Stato ai bambini non indigeni e a quelli aborigeni, è stata respinta perché, secondo la CBC, avrebbe escluso alcuni bambini e non avrebbe garantito il risarcimento di 30.000 euro per ogni bambino e per chi se ne occupa.
In particolare, la magistratura canadese ha affermato che i bambini indigeni che, dopo anni di proteste, sono stati finalmente dati in affidamento o in case non finanziate dal governo, saranno svantaggiati da questa assegnazione, in quanto esclusi da essa.
Inoltre, ha evidenziato che alcuni genitori e nonni riceveranno meno di 30.000 euro, in quanto alcuni bambini e badanti avrebbero inizialmente rifiutato l’assistenza gratuita dei servizi pubblici in base a una politica nota come «Principio Giordano».
Tuttavia, il governo canadese si è rammaricato della decisione, definita «deludente», come ha dichiarato al canale il ministro dei Servizi indigeni, Patty Hajdu.
«Credo sia deludente per molti abitanti delle Prime Nazioni che l’HRCC non abbia accettato come completo un approccio progettato dagli indigeni e guidato dalle Prime Nazioni», ha detto Hajdu.
Anche i leader dell’Assemblea delle Prime Nazioni, che hanno negoziato l’importo e il tipo di sgravio con l’esecutivo, si sono detti insoddisfatti della decisione del tribunale.
«Questa decisione è così devastante (…). Non credo che il Tribunale canadese per i diritti umani abbia considerato l’importanza di questa implicazione», ha dichiarato la responsabile regionale dell’assemblea per il Manitoba, Cindy Woodhouse, come riportato da Global News.
Nel 2019, il Tribunale canadese per i diritti umani ha ordinato al governo canadese di risarcire i bambini e le famiglie indigene dopo che per anni sono stati discriminati nel sistema di assistenza all’infanzia, non finanziando adeguatamente il programma.