
Il presidente paraguaiano Mario Abdo Benítez ha ordinato il licenziamento del ministro della Giustizia Édgar Taboada martedì, poche ore dopo la sua nomina.
La decisione è arrivata dopo che Taboada ha ricevuto un’ondata di critiche per aver permesso alla bara del leader della guerriglia dell’Esercito Popolare Paraguaiano (PPE) Osvaldo Villalba, alias «comandante Alexander», di entrare nel carcere di Buen Pastor per ricevere «l’ultimo saluto» della sorella e membro dello stesso gruppo terroristico Carmen Villalba.
La sorella del defunto ha preteso che le autorità trasferissero il corpo in prigione, un luogo in cui diversi membri della famiglia si sono recati senza espletare le precedenti formalità giudiziarie, come riportato dal quotidiano paraguaiano «El Nacional».
Il dipartimento ministeriale ha autorizzato il trasporto della bara contenente i resti di Villalba al penitenziario femminile nel pomeriggio, per timore di una sommossa. «È stata una sorpresa per noi, se l’avessero fatto in tempo avremmo potuto valutarlo», ha commentato Taboada nelle dichiarazioni rilasciate alla radio ABC Cardinal.
Il capo del Gabinetto civile della Presidenza, Hernán Huttemann, ha inoltre confermato il licenziamento del direttore del carcere, Marian Vázquez, per aver accolto le richieste della famiglia.
Le autorità paraguaiane hanno confermato la morte di tre guerriglieri uccisi in combattimento domenica nell’est del Paese. Uno di loro è il considerato leader dell’Esercito Popolare Paraguaiano (EPP) Osvaldo Villalba, alias «comandante Alexander».
Villalba, 39 anni, è stato accusato di almeno 60 reati. Questo è uno dei colpi più importanti inferti al PPE negli ultimi anni, ha dichiarato il capo del Dipartimento di Intelligence della Polizia Nazionale, Nimio Cardozo.