
Il ministero degli Esteri ucraino a Kiev ha dichiarato domenica che la Russia deve ritirare tutte le sue truppe dal territorio russo prima che l’Ucraina si sieda a negoziare con il Cremlino.
«L’unica proposta realistica sarebbe la fine immediata della guerra russa contro l’Ucraina e il ritiro delle forze armate russe dal territorio ucraino», ha dichiarato il portavoce del ministero Oleh Nikolenko in un post su Facebook.
La sua dichiarazione arriva in risposta ai commenti del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che ha confermato un’offerta di dialogo da parte del presidente Vladimir Putin.
«Chi cerca davvero di negoziare non distrugge il sistema energetico del Paese per congelare la popolazione in inverno, non fa vittime civili di massa, non bombarda quartieri residenziali, non annuncia la mobilitazione di milioni di militari, non blocca le forniture di grano, non lancia ultimatum», ha affermato.
«Se la Russia vuole davvero parlare, dovrebbe smettere di distruggere le infrastrutture energetiche dell’Ucraina», ha detto Nikolenko. «Chiunque voglia negoziare non dovrebbe bombardare le aree residenziali ucraine, mobilitare 300.000 riservisti o bloccare le esportazioni di grano», ha rimproverato.
«La dichiarazione di Lavrov di essere pronto ai negoziati è solo un’altra cortina fumogena per guadagnare tempo in mezzo alle sconfitte dell’esercito russo. Finché la Russia continuerà a commettere crimini in Ucraina, la risposta dovrà essere una sola, sul campo di battaglia», ha concluso, prima di ringraziare i partner occidentali per il loro sostegno.






